Viandanti d’oggi

Spazionovecento 2021
XLII edizione

Sala della Camerata di Cremona
sabato 13 novembre 2021, ore 17.30
“Viandanti d’oggi”
Bruno Taddia, baritono
Andrea Corazziari, pianoforte
Dodici sguardi contemporanei sull’erranza su testi di Livia Riviello

Explorer (Terra)
Giorgio Colombo Taccani
Gabrio Taglietti
Alessandro Cappelletto
In sospeso
Sanno che c’è un paese
Dalle ferrovie abbandonate
Migrants (Acqua)
Igor Bianchini
Nicola Straffelini
Paolo Marzocchi
La porta franò
Il mare non è quest’acqua
Non è la fine del mondo
Scomparsi (Aria)
Gabrio Taglietti
Igor Bianchini
Alessandro Cappelletto
Chi mi segue non mi troverà
Al confine
Dal ritorno
Virtual (Fuoco)
Paolo Marzocchi
Nicola Straffelini
Giorgio Colombo Taccani
Fine del mondo in cinese
In una rete di perle
Questo infinitamente

 

Prodotto in collaborazione con Amici della Musica, Modena

Il protagonista del Viaggio d’inverno schubertiano era un innamorato che, abbandonato dal suo amore,
parte. Non ha una meta precisa: lascia il suo mondo e parte. Il suo perpetuo vagare risuona ancora oggi
perché nella sua storia si parla dell’Uomo, di vite vissute in ogni epoca e che somigliano a tante vite di oggi.
A partire dal topos ottocentesco del viandante, perché non chiedersi chi sono, oggi, i “viaggiatori” spaesati,
emarginati, invisibili?
Il progetto Viandanti d’oggi, ideato dalla Associazione Amici della Musica di Modena in collaborazione con
Spazionovecento, ha chiesto quindi a una poetessa e a sei compositori contemporanei di confrontarsi con
questo tema. Ne sono nati dodici lieder che testimoniano come il tema dell’erranza sia ancora attuale nella
poesia e nella musica d’oggi. Lidia Riviello ha scritto un testo in quattro sezioni che vede quattro diverse
figure di personaggi spaesati: gli Urban Explorer, che esplorano i luoghi abbandonati alla ricerca di vite
interrotte, i Migranti che abbandonano la patria alla ricerca di un lavoro e di un futuro, gli Scomparsi che
semplicemente scelgono di sparire al mondo, i Virtuali che cercano un’altra vita nel mondo virtuale del web.
Igor Bianchini, Alessandro Cappelletto, Giorgio Colombo Taccani, Paolo Marzocchi, Nicola Straffelini
e Gabrio Taglietti sono i sei compositori che hanno accettato la sfida di confrontarsi con il fantasma del
massimo liederista della storia della musica e rispondere al canto di Franz Schubert con la voce e il
pianoforte d’oggi.

Bruno Taddia
Nato a Pavia, recentemente ha cantato presso Opera Colorado Figaro nel Barbiere di Siviglia, personaggio
cantato con successo presso il Grand Théâtre de Genève, Teatro La Fenice di Venezia e Maggio Musicale
Fiorentino. All’Opéra di Montpellier canta nei title roles di Gianni Schicchi, Don Pasquale e Falstaff. Ha
debuttato Oreste in Iphigénie en Tauride di Gluck al Grand Théâtre de Genève, L’occasione fa il ladro di
Rossini al Théâtre des Champs Elysées, Don Alfonso in Così fan tutte presso l’Opera di Firenze, Théâtre du
Capitole de Toulouse e Opera di Roma, Marcello ne La Bohème alla Fenice di Venezia e al Teatro San Carlo
di Napoli, Tiresia presso Royal Opera House Covent Garden di Londra.
Dal 2008 si dedica alla musica da camera in duo con il pianista Andrea Corazziari.

Andrea Corazziari
Andrea Corazziari percorre i sentieri della musica come solista e con i suoi compagni di strada d’elezione, il
baritono Bruno Taddia e il pianista Antoine Didry-Demarle. Formato al Conservatorio di Roma, all’Accademia
di Imola, alla Chigiana di Siena, al Conservatoire Supérieur di Parigi, con Luisa de Robertis, Giovanni
Valentini, Boris Petrushansky, Antonio Ballista, Riccardo Brengola, Pier Narciso Masi, il Trio di Trieste, ha
suonato varie volte sotto la direzione di Riccardo Chailly, e collabora con compositori come Stefano
Gervasoni, Allain Gaussin, Gérard Zinnstag, Mauro Lanza, Lorenzo Pagliei… Appassionato didatta, insegna
al conservatorio Olivier Messiaen di Avignone.
www.andreacorazziari.eu