Vanitas

Spazionovecento Fuorifestival
Musica al Museo

Museo Civico, Sala Manfredini
Sabato 13 maggio, ore 21 (per la Notte dei Musei)
Vanitas
Laboratorio m2c del Conservatorio di Milano
Roberta Fanari voce
Alice Sironi violoncello
Liliana Parisi pianoforte
a seguire visita guidata alla Vanitas del Genovesino
a cura della prof. Anna Maccabelli

Programma
Ore 21: concerto in Sala Manfredini
Ore 22: visita guidata a cura della prof. Anna Maccabelli alla Vanitas di Luigi Miradori
(detto il Genovesino) custodita nelle sale del Museo Civico
Salvatore Sciarrino (*1947)
Vanitas (1981)
Natura morta in un atto per voce, violoncello e pianoforte
Introduzione
1. Rosa
2. Marea di rose
3. L’eco
4. Lo specchio infranto (Pulvis stellaris) ove si svela l’anamorfosi
5. Ultime rose
“È una parola, vanità, che usiamo abitualmente. Eppure ne abbiamo perduto il senso. A stento la
riconosciamo come la parola stessa dell’antico Ecclesiaste. E il dizionario latino, al quale non
abbiamo più consuetudine, ci sorprende: vanitas vuol dire vuoto.
Vanitas inaugurò nel dicembre 1981 la stagione d’opera alla Piccola Scala di Milano, ma
paradossalmente è un Lied. Ne possiede l’intimità espressiva, ne contiene le stilizzazioni e le
movenze. Come nei sogni, però, le proporzioni non sono le stesse: Vanitas è un Lied di proporzioni
mai udite. Si dilatano le maglie del tempo.
Immaginate una musica dal tessuto così largo al punto da lasciare trasparire un’altra musica: questa
è Vanitas, una gigantesca anamorfosi di una vecchia canzone, della quale conserva in modo
misterioso un profumo intenso”. (S.S.)
m2c (Istituto di musica moderna e contemporanea del
Conservatorio di Milano) ha il compito di promuovere
progetti dedicati alla musica del Novecento e contemporanea
attraverso una programmazione organicamente concepita di
concerti, laboratori, incontri, seminari, lezioni aperte. Ne
sono protagonisti gli studenti, che hanno così la possibilità di
partecipare a indispensabili esperienze didattiche e
produzioni musicali di alto livello.
Progetto a cura di
Tiziana Scandaletti e Riccardo Piacentini
Con la collaborazione di Mauro Bonifacio