Debussy e la canzone d’autore

Spazionovecento 2018
XXXIX edizione

Sala della Camerata di Cremona, giovedì 26 aprile, ore 18
Sonia Visentin, soprano
Gabrio Taglietti, pianoforte
letture di Lole Boccasasso

Debussy e la canzone d’autore

Claude Debussy
(1862-1918)
Rondel chinois (1881)
Ariettes oubliées (Paul Verlaine, 1888)
1. C’est l’extase langoureuse
2. Il pleure dans mon coeur comme il pleut sur la ville
3. L’ombre des arbres dans la rivière embrumée
Maurice Ravel
(1875-1937)
Ronsard à son âme (Pierre de Ronsard, 1924)
Reynaldo Hahn
(1874-1947)
A Chloris (Théophile de Viau)
L’énamourée (Théodore de Banville, 1913)
Erik Satie
(1866-1925)
Cinq grimaces pour Le songe d’une nuit d’été de Jean Cocteau (1915)
(trascr. per pianoforte di Darius Milhaud)
1. Préambule
2. Coquecigrue
3. Chasse
4. Fanfaronnade
5. Pour sortir
Charles Gounod
(1818-1893)
Je veux vivre (J. Barbier e M. Carré)
(aria di Giulietta da Roméo et Juliette, 1867)
Igor Stravinsky
(1882-1971)
The Owl and the Pussy-cat (Edward Lear, 1966)
Charles E. Ives
(1874-1954)
Remembrance (1921)
The Side Show (1921)
At the River (1916)
Two Little Flowers (and dedicated to them) (1921)
The Circus Band (1894)
George Gershwin
(1898-1937)
Prelude No. 2 (1922)
Leonard Bernstein
(1918-1990)
Glitter and Be Gay
(aria di Cunegonda da Candide, 1956)
fuori programma a sorpresa

Il programma di questo concerto, che si dipana attorno al tema della canzone
d’autore, è composto da due parti ben distinte, una francese e una americana.
Assieme ad alcune chansons di Debussy troviamo altri brani vocali coevi di Ravel e
Hahn e una celebre aria di Gounod, un classico del repertorio del soprano
coloratura, intercalati da una brevissima suite pianistica di Erik Satie.
La sezione “americana” si apre con un brano in realtà di autore russo émigré: è
l’ultima composizione scritta da Stravinsky nel 1966, basata su una celebre
filastrocca nonsense di Edward Lear che secondo quanto dichiarato dall’autore era
molto amata dalla moglie. Seguirà una serie di brevi songs di Charles Ives, primo
compositore americano realmente slegato dalle radici europee e grande
sperimentatore, per concludere – dopo un breve intermezzo pianistico di Gershwin –
con un altro classico dell’agilità vocale, l’aria di Cunegonda dal Candide di Bernstein.
Il concerto si concluderà con un fuori programma a sorpresa, che partendo da una
“nevosa” citazione debussiana offrirà un omaggio al repertorio di una celebre
cantante cremonese. Vi mettiamo sulla buona strada se vi diciamo che il titolo della
canzone è vagamente psichedelico?

Sonia Visentin
Dopo il diploma in Canto si perfeziona con Carlo Bergonzi presso l’Accademia Chigiana di
Siena e con Rodolfo Celletti a Martina Franca e a Milano.
In teatro ha sostenuto ruoli tipici del soprano coloratura: Lucia in Lucia di Lammermoor,
Regina della Notte nella Zauberflöte, Corinna nel Viaggio a Reims, Dinorah nell’omonima
opera di Meyerbeer, Olympia in Les Contes d’Hoffmann. Nel suo repertorio figurano inoltre
Der Schauspieldirektor, Ariadne auf Naxos, Il ratto dal serraglio, Lakmé.
È stata ospite delle stagioni d’opera e concertistiche del Regio di Parma, Regio di Torino,
Fenice di Venezia, Comunale di Bologna, Teatro Verdi di Trieste, Politeama di Palermo,
Teatro Verdi di Firenze, Ponchielli di Cremona, Donizetti di Bergamo, Grande di Brescia, nei
Teatri di St. Etienne, Vichy, Avignone, allo Châtelet di Parigi, Liceu di Barcelona, Teatro di
Lione. Nell’ambito della musica contemporanea ha partecipato a numerose prime
rappresentazioni e concerti, fra cui: Hoshanot di Betty Olivero al Teatro Verdi di Firenze (dir.
Chung); a Città di Castello Il Giudizio universale di Ambrosini, all’Olimpico di Roma Alfred
Alfred di Donatoni, al Palafenice di Venezia Medea di Adriano Guarnieri (Premio Abbiati),
alla Biennale di Venezia nel ruolo di protagonista in Big Bang Circus di Ambrosini.
Ha inciso per Bongiovanni, Ricordi, Stradivarius, Image Studio e Cirs.

Gabrio Taglietti
Ha studiato composizione presso il Conservatorio di Milano con Davide Anzaghi e Giacomo
Manzoni, diplomandosi altresì in pianoforte sotto la guida di Mariagrazia Bertocchi. Le sue
opere sono state eseguite in numerosi festival e stagioni concertistiche in Italia e all’estero,
dal Festival Gaudeamus (1976) a Radio France (1985) e più recentemente a Praga,
Helsinki, Tokyo, Città del Messico, Madrid e Miami.
Oltre alla composizione ha tradotto dal tedesco molti saggi di argomento musicale (tra cui gli
Scritti critici di Schumann) e ha svolto un’intensa attività come pianista in diverse formazioni.
Col Gruppo Musica Insieme di Cremona ha partecipato a vari concerti per radio e televisioni
italiane e straniere e a varie incisioni discografiche. Dal 1996 insegna composizione al
Conservatorio di Mantova.